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Piemonte


I coltelli tipici  –  Typical knives


Barachin  –  Bardonecchiese  –  Ciapull
Due chiodi  –  Frabusan  –  Garessin
Occitano  –  Piemontese  –  Puragnin
Roncola piemontese  –  Vernantin

Ogni osservazione sarà gradita!    Indirizzo e-mail

IL COLTELLO NELLA LETTERATURA


  "Lo trovarono all'alba, morto, mezzo coperto di neve".
  "Magari mise male un piede e cadde, sbattendo la testa". Ipotizzai io, immaginandomi la figura dell'uomo da solo, al buio, sotto un carico di bottiglie.
  "Non credo, Signorino" replicò lei, sospirando. "Aveva un Garessin piantato nella schiena, l'avevano aperto come un coniglio".
  "Un Garessin?" ripetei, sconvolto.
  "Signorino, noi abbiamo i nostri liquori... e i nostri coltelli".

Da M. S. Avanzato, Ratafià per l'assassino (2010).

Su / Up    Barachin

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Coltello pieghevole riscoperto da Daniele Mauro.

La lama ha un lungo codolo, che funziona come leva di apertura: per torsione in fase di forgiatura, il codolo si appoggia al manico, in modo da bloccare l'apertura della lama con la presa. Di norma, la lama è in acciaio al carbonio e il manico è ricavato da un massello di bosso.

Il prototipo antico è stato trovato in una cantina di Baracco, nei pressi di Roccaforte Mondovì (Cuneo).

 

Folding knife discovered again by Daniele Mauro.

The blade has a long tang, which works as an opening lever: owing to a torsion during the forging, the tang leans on the handle, so as to block the opening of the blade with the hold. Usually, the blade is made ​​of carbon steel and the handle is carved from a solid block of box-wood.

The ancient prototype was found in a cellar in Baracco, near Roccaforte Mondovì (Cuneo).

FONTI – SOURCES    D. Mauro, Il Barachin coltello regionale piemonteseWEB (consultato il 12/5/2013).

ARTIGIANI E AZIENDE IN PIEMONTE – CRAFTSMEN AND FIRMS IN PIEDMONT    Daniele Mauro (Frabosa Sottana).

ARTIGIANI E AZIENDE IN ALTRE REGIONI – CRAFTSMEN AND FIRMS IN OTHER REGIONS    No.

Su / Up    Bardonecchiese

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Coltello pieghevole disegnato da Walter Favario.

La lama in acciaio al carbonio o inossidabile è forgiata a Premana (Lombardia) e rifinita a mano. L'apertura è facilitata da un intaglio passante quasi rettangolare. Il manico è in noce intagliato a punta di coltello con decori a rosetta, tipici dell'arco alpino.

Un altro materiale usato per il manico è un singolo blocco di "corno" di cervo o capriolo: i palchi sono raccolti dal coltellinaio sui monti intorno a Bardonecchia. I palchi dei Cervidi (in Italia, i maschi di cervo, daino e capriolo) sono rinnovati periodicamente: di solito ogni anno.

Il blocco della lama è in apertura e chiusura, grazie a un sistema brevettato dalla Coltelleria Ubaldo Codega di Premana (Lombardia).

 

Folding knife designed by Walter Favario.

The carbon steel or stainless steel blade is forged in Premana (Lombardia) and finished by hand. The opening is facilitated by an almost rectangular through slit. The handle is carved in a block of walnut; rosette decorations, typical of the Alps, are made with a knife's pit.

Another material for the handle is a single piece of deer and roe deer horn: the horns are collected by the cutler in the mountains around Bardonecchia. The antlers of Cervidae (in Italy, stags, bucks, and roebucks) are renewed at regular intervals: usually every year.

The blade is held up when it is open or close, thanks to a block system patented by Ubaldo Codega Cutlery in Premana (Lombardy).

FONTI – SOURCES    W. Favario, Alcuni dei miei lavoriWEB (consultato il 16/5/2013). Coltelleria Ubaldo Codega, BrevettoWEB (consultato il 16/5/2013).

ARTIGIANI E AZIENDE IN PIEMONTE – CRAFTSMEN AND FIRMS IN PIEDMONT    Walter Favario (Bardonecchia).

ARTIGIANI E AZIENDE IN ALTRE REGIONI – CRAFTSMEN AND FIRMS IN OTHER REGIONS    No.

NELLA NOSTRA COLLEZIONE – IN OUR COLLECTION

* Walter Favario    Scheda specifica    Scheda specifica    Scheda specifica    Scheda specifica    Scheda specifica

Su / Up    Ciapull

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Coltello per lo più pieghevole e senza blocco; ne esistono anche con due molle semplici. Ha due lame affiancate di uguali dimensione e profilo, lunghe circa 7 cm, in acciaio al carbonio. Le lame sono assai sottili e affilate, con punte divergenti. Il manico è di legno, con collarino di ferro.

Il borsaiolo lo usava per eseguire sulla tasca della vittima tagli abbastanza larghi da poter sfilare il portafoglio. L'affilatura era eseguita spesso per assicurare tagli inavvertibili.

 

Mostly folding knife, without block or with two springs. It has two blades of same size and profile, placed side by side, about 7 cm long, made ​​of carbon steel. The blades are very thin and sharp, with divergent points. The handle is made of wood, with a clip of iron.

The pickpocket used it to make cuts on the victim's pocket large enough to steal the wallet. The grinding was often performed to ensure imperceptible cuts.

FONTI – SOURCES    G. Baronti, Coltelli d'Italia. Rituali di violenza e tradizioni produttive nel mondo popolare. Storia e catalogazione (F. Muzzio, 1986; ristampa 2008), pp. 233-234; scheda editoriale e introduzione → WEB (consultato il 21/5/2013). R. Tessitore, "Il coltello dei vecchi borsaioli torinesi", Lame d'autore, n. 53, pp. 64-65 → WEB (consultato il 12/5/2013).

ARTIGIANI E AZIENDE IN PIEMONTE – CRAFTSMEN AND FIRMS IN PIEDMONT    No.

ARTIGIANI E AZIENDE IN ALTRE REGIONI – CRAFTSMEN AND FIRMS IN OTHER REGIONS    No.

Su / Up    Due chiodi

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Coltello pieghevole per cui non sono state ancora raccolte informazioni adeguate.

A giudicare da due esemplari realizzati da un coltellinaio torinese, la lama a scimitarra è più slanciata rispetto al Vernantin. Il manico è un monoblocco di corno bovino, con un arco appena accennato, che prosegue con il dorso della lama.

Il nome deriva da due perni in acciaio, con rondelle in ottone, vicini alla lama: la sua codetta si appoggia, a fine corsa, sul perno più piccolo.

 

Folding knife with yet inadequate information.

Judging by two specimens made by a cutler living in Turin, the scimitar-shaped blade is more slender than Vernantin's one. The handle is a single piece of bovine horn, with a barely visible camber, which continues into the back of the blade.

The name comes from two steel pins, with brass washers, close to the blade: its tang leans, at the stroke end, against the smaller pin.

FONTI – SOURCES    Gianola Coltelleria, PieghevoliWEB (consultato il 16/5/2013).

ARTIGIANI E AZIENDE IN PIEMONTE – CRAFTSMEN AND FIRMS IN PIEDMONT    Giulio Saviane (Torino).

ARTIGIANI E AZIENDE IN ALTRE REGIONI – CRAFTSMEN AND FIRMS IN OTHER REGIONS    No.

Su / Up    Frabusan

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Coltello a lama fissa o pieghevole, privo di blocco.

La lama in acciaio al carbonio ha tre forme classiche: a scimitarra; diritta o a foglia di salice; a roncola, con curva più o meno accentuata, a seconda dell'uso. L'acciaio è tradizionalmente di riciclo: è ricavato da vecchie lime. Sulla lama dei pieghevoli è presente l'incavo per l'unghia.

La lama è imperniata al manico tramite un chiodo ribattuto sulla fascetta; anche questa è realizzata con metalli di recupero: ha, come sempre, lo scopo di rinforzare il coltello nella zona di maggiore sforzo e di fare da scontro alla lama.

Il manico è per lo più in legno di bosso; è decorato con uno o più solchi ortogonali al suo asse. Tale decorazione, assai austera, può essere stata tipica dell'artefice. I veri e propri punzoni antichi sono, in genere, composti dalla sigla dell'artigiano: iniziali maiuscole puntate di cognome e nome, o viceversa; può essere presente "Frabosa".

Gli artigiani vendevano i loro coltelli nei mercati. A Mondovì gli anziani ricordano il grido: Frabusan chi tajo, che tagliano! A cui i rivali rispondevano: Vernantin chi brüso, che bruciano!

A Frabosa Soprana, un antico laboratorio è stato restaurato da Alessandro Barabino e David Bottero: la loro produzione ha coperto, quanto meno, gli anni dal 1995 al 2011. Nel 2002 i coltellinai hanno registrato il marchio "Frabusan", cui è stata riconosciuta la Denominazione Comunale nel 2011. Dal 2009 la produzione è stata divisa in due linee: stile classico e kyé; il secondo ha tratto spunto dal dialetto, per dare più spazio alla creatività del coltellinaio.

A Frabosa Sottana, invece, Daniele Mauro utilizza il marchio "Frabosan" a partire dal 2009.

 

Fixed blade or folding lock-free knife.

The carbon steel blade has three classic shapes: scimitar; straight, that is to say willow leaf; billhook, with a more or less pronounced curve, according to the uses. Steel is traditionally recycled ​​from old files. On folding blades there is ever the notch for the nail.

The blade is hinged to the handle by means of a nail clinched on the clamp; this is made ​​of recycled metal too: as always, it has the purpose to strengthen the knife in the greater stress zone and limit blade opening.

The handle is mostly in boxwood; it is decorated with one or more grooves perpendicular to its axis. This austere decoration may have been typical of the craftsman. The real old punches are generally composed by the initials of the craftsman: dotted capital initials of surname and forenames, or vice versa; "Frabosa" may be present.

The artisans sold their knives at the market of villages. Mondovì's elders remember the cry: Frabusan chi tajo, which cut! The answer of their rivals was: Vernantin chi brüso, which burn!

In Frabosa Soprana an old lab was restored by Alessandro Barabino e David Bottero: their production covered, at least, the years from 1995 to 2011. In 2002, these cutlers have registered the trademark "Frabusan", which has been recognized City name in 2011. Since 2009 the production has been divided into two lines: classic style and kyé, the second was inspired by the local dialect, to give more space to cutler's creativity.

In Frabosa Sottana, on the contrary, Daniele Mauro uses "Frabosan" as brand name from 2009.

FONTI – SOURCES    A. Barabino, D. Bottero, Frabusan chi taiu dal 1790. Autentici coltelli artigianaliWEB (consultato il 12/5/2013); un sito davvero straordinario! Comune di Frabosa Soprana, Regolamento per i "Coltelli Frabusan" di Frabosa Soprana a Denominazione ComunaleWEB (consultato il 19/5/2013). D. Mauro, Il Frabosan (leggi Frabusan) coltello regionale piemonteseWEB (consultato il 12/5/2013). Dizionario Elettronico PiemonteseWEB (consultato il 19/5/2013); da cui risulterebbe che bisogna preferire Frabusan a Frabosan, tajo a taiu, brüso a brusju... con tutte le cautele dovute alle peculiarità del Kyé, la parlata locale: anche in Liguria è difficile decidersi se trascrivere "o" oppure "u"! Sulla complessità delle questioni si veda: Zona del KyéWEB (consultato il 19/5/2013); si accenna al koutel in → WEB.

ARTIGIANI E AZIENDE IN PIEMONTE – CRAFTSMEN AND FIRMS IN PIEDMONT    Alessandro Barabino e David Bottero (Frabosa Soprana). Andrea Gastone (Frabosa Soprana). B. e Pierino Liprandi (Frabosa Soprana). Giovanni Mondino (Bra). Daniele Mauro (Frabosa Sottana).

ARTIGIANI E AZIENDE IN ALTRE REGIONI – CRAFTSMEN AND FIRMS IN OTHER REGIONS    No.

Su / Up    Garessin

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Roncola pieghevole realizzata a Garessio (Cuneo). Le informazioni in rete sono estremamente limitate. Probabilmente non è più in produzione da molti anni. Gli esemplari ancora esistenti sono confusi con altre tipologie?

 

Folding billhook made in Garessio (Cuneo). The information in the web are extremely limited. Probably no longer in production for many years. Are the existing examples confused with other types?

FONTI – SOURCES    A. Barabino, D. Bottero, Frabusan. Un po' di storiaWEB (consultato il 16/5/2013). M. S. Avanzato, Ratafià per l'assassino (Trento, Forme Libere, 2010), pp. 34-35: il brano è citato all'inizio di questa pagina.

ARTIGIANI E AZIENDE IN PIEMONTE – CRAFTSMEN AND FIRMS IN PIEDMONT    No.

ARTIGIANI E AZIENDE IN ALTRE REGIONI – CRAFTSMEN AND FIRMS IN OTHER REGIONS    No.

Su / Up    Occitano

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Coltello pieghevole con informazioni ancora inadeguate.

La lama a scimitarra è particolarmente slanciata. Il manico è realizzato in un massello di legno.

Il modello prodotto da Marietti ha il suo consueto blocco di sicurezza a fascetta ruotante, in acciaio.

 

Folding knife with yet inadequate information.

The scimitar-shaped blade is particularly slender. The handle is made ​​from a single block of solid wood.

The model produced by Marietti has its usual rotating safety lock, made ​​of steel.

FONTI – SOURCES    Marietti Coltelleria, Regionali safe block. OccitanoWEB (consultato il 17/5/2013).

ARTIGIANI E AZIENDE IN PIEMONTE – CRAFTSMEN AND FIRMS IN PIEDMONT    Marietti Coltelleria (Forno Canavese).

ARTIGIANI E AZIENDE IN ALTRE REGIONI – CRAFTSMEN AND FIRMS IN OTHER REGIONS    Data l'estensione geografica del termine "occitano", non stupiscono le contaminazioni con coltelli francesi. Viceversa, in Francia esistono artigiani che interpretano i coltelli "piemontesi": R. Ciachera, Le couteau PiemontaisWEB (consultato il 17/5/2013). Un esempio di coltello prodotto nel delta del Rodano: Storia in soffitta. Francia. Coltello da tasca "Le Camarguais". Gard-CamargueWEB (consultato il 17/5/2013)

NELLA NOSTRA COLLEZIONE – IN OUR COLLECTION

* Marietti Coltelleria    Scheda specifica

Su / Up    Piemontese

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Coltello pieghevole con informazioni ancora inadeguate.

In antico, Piemontese sembra designare un coltello da duello dalla lama molto lunga, con dorso decorato e blocco a molla semplice.

Nella consuetudine, ha una lama a scimitarra, in acciaio al carbonio, con l'intaglio per l'unghia su un lato. Il manico è in corno o in legno, ma, a differenza di altre tipologie piemontesi, il dorso è rettilineo; la stessa linea prosegue con il dorso della lama, sino all'angolo in cui inizia l'incavatura alla francese.

Il modello ora prodotto da Marietti ha il suo consueto blocco di sicurezza a fascetta ruotante, in acciaio. Nel modello di Codega, la fascetta è fissa: fa solo da fine corsa per l'apertura della lama; un coltello pratico e molto economico, ma da usare con attenzione. È questa la tipologia originale, forse prodotta da Marietti fin dalla fondazione dell'azienda (1860).

Nell'interpretazione di Conaz Consigli, la lama è semplice: lo sviluppo lineare sarebbe, quindi, ancora più accentuato, se il manico non fosse simile a quello del Vernantin. La codetta, ricavata nel tallone della lama per bloccarla con il pollice, è piatta e allungata.

 

Folding knife with yet inadequate information.

In ancient times, Piemontese seems to mean a duel knife with a very long blade, decorated on the back, and a simple spring lock.

Nowadays, it has a carbon steel blade, scimitar shaped, with the punching for the nail on a side. The handle is made ​​of horn or wood, but, unlike other types of Piedmontese knives, the back is straight, and the same line continues along blade's back, till the corner where the French groove begins.

The model produced by Marietti has now its usual rotating safety lock, made ​​of steel. In Codega's model, the clamp is fixed: it is only a stop for the opening of the blade; a handy and very cheap knife, but use it carefully. The original typology, perhaps produced by Marietti since firm's foundation (1860), is this one.

In the interpretation by Conaz Consigli, the blade is simple: therefore, the linear development would even more pronounced, if the handle was not similar to Vernantin's one. The tang, cut into the heel of the blade to lock it with the thumb, is flat and elongated.

FONTI – SOURCES    G. Baronti, Coltelli d'Italia. Rituali di violenza e tradizioni produttive nel mondo popolare. Storia e catalogazione (F. Muzzio, 1986; ristampa 2008), p. 136; scheda editoriale e introduzione → WEB (consultato il 21/5/2013); il modello attualmente prodotto dalla Coltelleria Codega è molto simile ai Marietti nella figura a p. 136, in alto. Marietti Coltelleria, Regionali safe block. PiemonteseWEB (consultato il 17/5/2013). Coltelleria Ubaldo Codega, Coltelli serramanico. Modello PiemonteWEB (consultato il 17/5/2013). Conaz Coltellerie, Coltelli regionali. PiemonteseWEB (consultato il 16/5/2013). L'Artigiano, Coltelli regionali. PiemonteseWEB (consultato il 18/5/2013). G. C. Pagani, "Fra Diavolo", Coltellinai Emiliano RomagnoliWEB (consultato il 18/5/2013).

ARTIGIANI E AZIENDE IN PIEMONTE – CRAFTSMEN AND FIRMS IN PIEDMONT    Marietti Coltelleria (Forno Canavese).

ARTIGIANI E AZIENDE IN ALTRE REGIONI – CRAFTSMEN AND FIRMS IN OTHER REGIONS    Coltelleria Ubaldo Codega (Premana, Lombardia). Conaz Coltellerie (Scarperia, Toscana). Piero Bartolini, Alessandro Conti e Fabio Gasparrini (Scarperia, Toscana). Gian Claudio Pagani (S. Lazzaro di Savena, Emilia-Romagna).

NELLA NOSTRA COLLEZIONE – IN OUR COLLECTION

* Marietti Coltelleria    Scheda specifica

* Coltelleria Ubaldo Codega    Scheda specifica    Scheda specifica

Su / Up    Puragnin

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Coltello pieghevole disegnato da Guido Valorso, rielaborando forme tradizionali.

La lama in acciaio al carbonio può essere a scimitarra o a foglia di salice. In ogni caso, ha un codolo con l'estremità forgiata a bottone, la broca, che si arresta in un incavo del manico. Questo è in genere un monoblocco di corno bovino o caprino. L'apertura è agevolata da un intaglio sulla lama, a crescente corto e spesso. Un esemplare consente una scomparsa più completa della lama: l'uso dell'intaglio è possibile grazie a una rientranza realizzata sul profilo del manico.

A giudicare dagli esemplari noti, la forma non pare standardizzata e il marchio Puragnin indica, in effetti, i coltelli di qualunque foggia, anche a lama fissa, prodotti da Valorso.

 

Folding knife designed by Guido Valorso, thinking over traditional forms.

The blade of carbon steel can be scimitar or willow leaf shaped. In any case, has a shank with an end forged button, the broca, which stops in a recess of the handle. This is typically a piece of bovine or goat horn. The opening is facilitated by a notch on the blade, a short and thick crescent. An example allows a more complete disappearance of the blade: the use of the notch is possible thanks to a recess carved on the handle's profile.

Judging from known specimens, the shape does not seem standardized and Puragnin mark indicates, actually, the knives of any shape, even fixed blade ones, produced by Valorso.

FONTI – SOURCES    Roberto Allara, "I coltelli del Piemonte", Coltelli, n. ??, pp. 56-58 → WEB (consultato il 12/5/2013). [chien], Pezzi unici di Puragnin con certificato di garanzia (26/5/2008) → WEB (consultato il 16/5/2013).

ARTIGIANI E AZIENDE IN PIEMONTE – CRAFTSMEN AND FIRMS IN PIEDMONT    Guido Valorso (Peveragno).

ARTIGIANI E AZIENDE IN ALTRE REGIONI – CRAFTSMEN AND FIRMS IN OTHER REGIONS    No.

Su / Up    Roncola piemontese

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Roncola pieghevole con lama in acciaio al carbonio. Il manico è realizzato in un massello di legno; quello ora in uso è l'ulivo, ma in origine doveva trattarsi di bosso. Il modello prodotto da Marietti ha il suo consueto blocco di sicurezza a fascetta ruotante, in acciaio. La tipologia originale è, presumibilmente, quella ancora prodotta da Codega: qui la fascetta è fissa e fa solo da fine corsa per l'apertura della lama.

Un modello realizzato a Scarperia (Toscana) ha un manico più snello, che termina con una interessante sagomatura a dado.

In cosa differiva dal Garessin? La lama di quest'ultimo poteva avere, in origine, un codolo per bloccarla in apertura con il pollice, come accade per altri coltelli pieghevoli piemontesi?

 

Folding billhook with a carbon steel blade. The handle is carved from a single block of solid wood; olive wood is currently in use, but originally it had to be boxwood. The model produced by Marietti has its usual rotating safety lock, made ​​of steel. The original typology is, probably, the one still manufactured by Codega: in this case, the clamp is fixed and acts only as a stop for the opening of the blade.

A model made in Scarperia (Tuscany) has a more slender handle and an interesting die shaped end.

In what did it differ from Garessin? The blade of this one could have had, originally, a shank to lock in the opening with your thumb, as we see in other Piedmont's folding knives?

FONTI – SOURCES    Marietti Coltelleria, Regionali safe block. RoncolaWEB (consultato il 17/5/2013). L'Artigiano, Coltelli regionali. Roncola piemonteseWEB (consultato il 17/5/2013). [marians12], Roncola piemontese (6/12/2010) → WEB (consultato il 17/5/2013).

ARTIGIANI E AZIENDE IN PIEMONTE – CRAFTSMEN AND FIRMS IN PIEDMONT    Marietti Coltelleria (Forno Canavese).

ARTIGIANI E AZIENDE IN ALTRE REGIONI – CRAFTSMEN AND FIRMS IN OTHER REGIONS    Piero Bartolini, Alessandro Conti e Fabio Gasparrini (Scarperia, Toscana). Coltelleria Ubaldo Codega (Premana, Lombardia).

NELLA NOSTRA COLLEZIONE – IN OUR COLLECTION

* Coltelleria Ubaldo Codega    Scheda specifica

Su / Up    Vernantin

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Il più famoso coltello piemontese è un pieghevole con lama in acciaio al carbonio, a forma di scimitarra (in altre parole: con il dorso incavato alla francese) o con il dorso piegato ad angolo; una terza tipologia, a foglia di salice, pare più recente. È citata anche una versione a punta ricurva: che sia semplicemente una variante del Garessin o della Roncola piemontese? Nella tradizione, l'acciaio era di recupero.

La lama è libera di ruotare: rimane aperta premendo con il pollice la broca, l'estremità posteriore, forgiata a testa di chiodo; la broca trova sede in un incavo rettangolare realizzato nel manico. La soluzione della broca allunga la vita del coltello: alla fine della rotazione di apertura, la lama si blocca, senza penetrare via via nel manico.

Bròca, in piemontese, significa: chiodo, chiodino. La trascrizione "broka" è errata. Ed broca volà vuol dire: di botto. Ciò ricorda il modo di aprire il coltello nelle vecchie osterie: con una botta decisa sul tavolo di legno!

Al di là dell'aneddoto, che tramanda la valenza anche difensiva del coltello, l'apertura è agevolata da una punzonatura a crescente, largo e sottile. Il crescente è particolarmente suggestivo quando la lama è a scimitarra.

Il manico è in un solo blocco di corno bovino, ovino, caprino o di legno di bosso; ha una forma arcuata e termina con un piede abbastanza pronunciato. In passato era utilizzato tutto il corno, piegato a caldo se ricavato dalla parte cava. Ora si tende a scavare la punta piena.

Per impedire l'apertura accidentale, la lama è montata a contatto di una parete del solco nel manico. Perni e rondelle sono in acciaio e ottone.

I coltelli prodotti a Vernante hanno, in genere, un marchio a punzone composto da: "[nome o cognome dell'artigiano] / Vernante". Il marchio Vernantin è stato registrato alla fine degli anni Novanta dal Comune di Vernante; è stato successivamente rilevato dal coltellinaio Giovanni Mondino.

Sono state segnalate imitazioni prodotte in Asia.

 

The most famous Piedmontese knife is a folding one with carbon steel blade, shaped like a scimitar (in other words: with the French hollow back) or with the back bent at an angle; a third type, willow leaf shaped, seems more recent. A curved tip blade is also cited: is it simply a variant of Garessin or Roncola piemontese (Piedmontese Billhook)? Traditionally, steel was recycled.

The blade is free to rotate: it remains open by pressing with your thumb on the broca, the rear end, forged as a nail head; the broca is housed in a rectangular recess hollowed out the handle. The solution of the broca extends knife's life: at the end of the opening rotation, the blade stops, without penetrating gradually into the handle.

Bròca, in Piedmontese, means nail, tack. "Broka" transcription is incorrect. Ed broca volà means: all of a sudden. This saying reminds the way to open the knife in old taverns: with a decided blow on the plank of wood!

Beyond from the anecdote, which also carries on the defensive value of the knife, the opening is facilitated by a wide and thin crescent punching. The crescent is particularly striking when the blade is scimitar-shaped.

The handle is made from a single piece of bovine or ram horn or box-wood; it has a curved shape and ends with a quite pronounced foot. In the past it was used all over the horn, heat-bent if it came from the hollow part. Now cutlers tend to hollow out the solid tip.

To prevent accidental opening, the blade is mounted in contact with a side of the groove in the handle. Pins and washers are made of brass and steel.

The knives produced in Vernante have, in general, a punched mark consisting of: "[name or last name of the craftsman] / Vernante". Vernantin trademark was registered by the City of Vernante at the end of the nineties; it has subsequently taken over by the cutler Giovanni Mondino.

Imitations produced in Asia have been reported.

FONTI – SOURCES    L. Salvatici, "Il coltello col bottone", in La passione di un collezionista (Comune di Scarperia, 2005), pp. 45-46; ristampa di un articolo apparso nella rivista Diana Armi. G. Mondino, D. Dalmasso, "Vernante: paese di fiabe e coltelli", Coltelli, n. 46 (giugno-luglio 2011), pp. 60-61. Roberto Allara, "I coltelli del Piemonte", Coltelli, n. ??, pp. 56-58 → WEB (consultato il 12/5/2013). F. Dalmasso, "Un coltello in via di estinzione", Piemonte mese (giugno 2012) → WEB (consultato il 12/5/2013). G. Merlini, I coltelli tradizionali d'Italia. N° 4. Il Vernantin (19/11/2012) → WEB (consultato il 12/5/2013). G. Alessandri, "Tempi che cambiano", Coltelli, n. 53 (agosto-settembre 2012), pp. 36-37 → WEB (consultato il 15/5/2013). Dizionario Elettronico PiemonteseWEB (consultato il 15/5/2013). Conaz Coltellerie, Repertorio coltelli regionali Consigli (non datato), p. 33 → WEB (consultato il 16/5/2013). A. Perissinotto, L'anno che uccisero Rosetta (Palermo, Sellerio, 1997), p. 35: "Prendeva due rami del noce, quello della piazza del mercato, li ripuliva con il suo vernantino con il manico di corno e li metteva sulla gamba o sul braccio rotto. Poi legava tutto con una benda nera".

ARTIGIANI E AZIENDE IN PIEMONTE – CRAFTSMEN AND FIRMS IN PIEDMONT    Dario Barberis (Vernante). Macario (Vernante). Manuel Marchesi (??). Franco Masenti (Cuneo). Giovanni Mondino (Bra). Ambrogio Rossi (Mondovì). Giulio Saviane (Torino). Giacomo Vallauri (Vernante). Mario Vallauri (Vernante). Silvio Vallauri (Robilante).

ARTIGIANI E AZIENDE IN ALTRE REGIONI – CRAFTSMEN AND FIRMS IN OTHER REGIONS    Coltelleria Saladini (Scarperia, Toscana). Coltellerie Viper Tecnocut (Maniago, Friuli-Venezia Giulia). Conaz Coltellerie (Scarperia, Toscana). Sandro Mariani (Foligno, Umbria).

NELLA NOSTRA COLLEZIONE – IN OUR COLLECTION

* Franco Masenti    Scheda specifica    Scheda specifica

* Ambrogio Rossi    Scheda specifica    Scheda specifica    Scheda specifica

* Silvio Vallauri    Scheda specifica    Scheda specifica    Scheda specifica